LA PICCOLA ETÀ GLACIALE

A partire dal Trecento si sentirono gli effetti di un brusco cambiamento climatico e l’Europa Settentrionale fu colpita da particolari ondate di pioggia che causarono gravi danni. Tra il 1315 e il 1346/47 si stima il 35% delle perdite per i cereali e le cifre furono superiori per le piante da frutto.
All’aumentare delle precipitazioni si associò un repentino abbassamento delle temperature che portò inverni rigidi tanto da congelare le zone che venivano usate per coltivare. Gli storici a questo punto parlano di una vera e propria "piccola età glaciale" cioè quella serie di eventi che favorivano la produzione di risorse e crescita demografica. La stessa opera di disboscamento, che fu fondamentale per aumentare la produzione alimentare, aveva però lasciato senza protezione naturale le campagne di fronte alla forza delle piogge che inondarono i campi e devastarono le colture e i terreni fertili e dissodati, causando anche molte frane.

Anche in questa circostanza, è probabile che gli impollinatori siano stati messi a dura prova!


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